Due giorni dopo, quando la donna slovena partì, Jasper Gwyn le lasciò una lista da lui compilata di tredici marche di whisky scozzese. – Cosa sono? –, chiese lei. –Bei nomi. Te li regalo.–
(A.Baricco, Mr. Gwyn, Feltrinelli)
Faccio sempre un sacco di liste. Della spesa, di cose da fare, di cose da ricordare, soprattutto per il lavoro, di cose da buttare, di cose che amo, di quelle che odio. Liste di tutto. Persino da ragazzina facevo poesie-liste, ma per fortuna con quelle ho smesso presto. Da qualche anno le metto nelle Note del mio cellulare, il più delle volte le cancello stizzita perché puntualmente mi dimentico di guardarle e poi quando me le ritrovo davanti non so che farmene. Sono inutili, eppure quando le scrivo o le penso mi sembrano necessarie. Alcune delle mie liste, tipo quella dei miei film preferiti di sempre o quella delle mie canzoni, invece, mi fanno tenerezza, perché molte cose sono mutate nella mia vita nel tempo, ma queste mie liste no. Qualche volta ho aggiunto qualcosa, ma da anni non aggiungo niente. Ho quindi compilato queste liste di libri, film e musica che più ho amato e che più mi hanno commosso-e mi commuovono ancora-quando li ho letti, visti, ascoltati, giusto per intristire chi legge. L’idea di fondo-e che sento di suggerire a tutti in una sorta di rito collettivo new age di rinascita nella lacrima (certo ognuno si dovrà fare le sue liste, non è che si può piangere tutti sulle mie)-da qualche anno a questa parte è questa: un letto sfatto, un piumone se non fa troppo caldo, kleenex sparsi intorno, io che piango come una fontana e mi ripasso le mie liste di film e libri, che sono piene di cose tristissime e poi mi sento meglio perché c’è una sorta di autoconsolazione, dopo che una si sbrodola in tutto quel suo muco, tracce di una chiocciola che va a caso chissà dove. Sono stata una ragazza sentimentale, ora mi sono evoluta in una magnifica signora piagnona.
I miei libri
1 Pel di carota, J. Renard
2 Storia di una capinera, G. Verga
3 Un uomo, una donna, un bambino, Erich Segal
4 Se questo è un uomo, Primo Levi
5 Il segreto di Luca, I. Silone
6 Eva Luna, I. Allende
7 Gente di Dublino, J. Joyce
8 Il diario di Anne Frank
9 Camera con vista, E. Forster
10 Il giovane Holden, J.D. Salinger
(Le poesie di Hikmet, ma anche quelle della Plath fuori lista, ma nella lista. E “Preghiera per mia figlia” di Yeats)
(Sono una piccola parte di libri che mi hanno commosso fino alle lacrime. L’ultimo libro è stato “Ogni cosa è illuminata” di J.Safran Foer, giusto per smentire il fatto che da anni non aggiungo niente)
I miei film
1 Incompreso, L.Comencini/ Deserto rosso, M.Antonioni
2 L’ereditiera, W. Wyler
3 Via col vento, V. Fleming
4 Voglia di tenerezza, J. L. Brooks
5 Affari di cuore, M. Nichols
6 Il monello, C. Chaplin
7 La vita è meravigliosa, F.Capra
8 Amore senza fine, F.Zeffirelli
9 Love story, A. Hiller
10 Solaris, A. Tarkovskji
(Fanny e Alexander e La fontana della vergine di I. Bergman fuori lista, ma nella lista insieme a Il colore viola e ET di S.Spielberg)
(Lo specchio della vita di Sirk! Da qualche parte bisogna infilarlo)
(Tutti, ma proprio tutti i film della Campion, e comunque io con il cinema una lista non la posso fare, non smetto più…)
(Freaks, T. Browning e Elephant man, D. Lynch)
(Wong Kar Wei, tutto)
(E J. Vigo e i suoi due bellissimi film)
(Splendore nell’erba di Kazan)
Levatemi questa lista, potrei attaccare pure con i telefoni bianchi.
La mia musica
1 Il trillo del diavolo, Giuseppe Tartini
2 Tutto il violoncello di Bach e la voce di Johnny Cash
3 Life on Mars? David Bowie
4 Anna verrà, Pino Daniele
5 Just like a woman, Bob Dylan
6 I want a little sugar in my bowl, Nina Simone
7 So lonely, the Police
8 Because the night, Patti Smith
9 Take me somewhere nice, Mogwai
10 Crazy, Aerosmith
(Se telefonando, Mina fuori lista ma nella lista insieme a Missing, Everything but the girl)
(Sound of silence, Simon&Garfunkel, la voce di Dolores O’Riordan e quella di Josh Homme)
(Anna e Marco e Futura di Lucio Dalla)
Non lo so perché li ho numerati…
(È un vecchio post di tre anni fa, era in bozza: le liste non sono cambiate, io un po’, forse).